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Riforma sostegno: numero docenti e ATA a scuola deciso dal PEI e piano inclusione. Tutto il personale dovrà essere formato. Ecco il testo approvato dal Governo
Tutto il personale sarà coinvolto nella formazione per l’inclusione scolastica. Lo si legge nel testo definitivo approvato dal Governo la scorsa settimana.
Il numero di docenti che dovrà essere assegnato alle scuole dipenderà dal PEI di ogni studene e dal Progetto educativo individualizzato. Sarà il dirigente a farne richiesta.
Inoltre, il personale ATA sarà coinvolto nella gestione degli studenti, pertanto nell’assegnazione del personale alle scuole si terrà conto degli alunni diversamente abili.
Infine, le scuole dovranno predisporre nell’ambito del piano triennale di formazione anche una serie di interventi rivolti alla formazione del personale ATA, docente e dirigente
Scarica il testo del Decreto approvato dal Governo
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Riforme. Fase transitoria, Bruschi: anticipare aggiornamento GaE per avere posti esatti per il FIT
Fonte: Orizzonte Scuola (10 aprile 2017)
Edited by Steve Hi Power Mc - 19/4/2017, 00:37. -
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Graduatorie esaurimento, si svuoteranno nel 2019, graduatorie concorsi nel 2021, abilitati graduatorie istituto nel 2029
Questa l’ipotesi avanzata dalla Gilda insegnanti, relativamente alla fase transitoria prevista dal decreto sul nuovo sistema di formazione e reclutamento dei docenti della scuola secondaria di I e II grado.
La predetta fase transitoria, com’è noto, riguarda i seguenti docenti: inseriti in GaE, inseriti nelle GM 2016, abilitati inseriti in una graduatoria di merito regionale ad esaurimento e non abilitati con 3 anni di servizio.
Ai summenzionati docenti sono riservate annualmente determinate aliquote sino al complemento assorbimento dei precari interessati.
Secondo l’ipotesi avanzata dalla Gilda, nella provincia considerata ci saranno dal 2017/18 al 2030 100 assunzioni annue, che porteranno: all’esaurimento delle GaE nel 2018/19, all’esaurimento delle GM 2016 nel 2020/2021, all’esaurimento delle GM regionali ad esaurimento degli abilitati nel 2028/2029.
L’ipotesi è stata avanzata dalla Gilda considerando che, nella provincia considerata, vi siano: ancora 75 docenti nelle GaE; 150 idonei nelle GM 2016 (ricordiamo che per le GM la scelta riguarda i posti disponibili in tutta la regione); 500 docenti abilitati inseriti nelle suddette GM regionali ad esaurimento.
Il video
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Edited by Steve Hi Power Mc - 18/5/2017, 23:46. -
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M5S presenta programma Scuola: no classi-pollaio, istituire educazione a ambiente parità-genere
“Renzi sul tema della scuola ha mostrato la siderale distanza tra le sue scelte politiche e le esigenze dei cittadini e ha utilizzato la scuola come uno spot elettorale”.
E’ quanto sottolinea la deputata M5S Silvia Chimienti presentando a Palazzo Madama il programma scuola del MOvimento. Un programma che, spiega Chimienti, si basa innanzitutto sull’erogazione di più risorse per il settore scolastico, portando la spesa pubblica “fino al 10% della media europea” dalla quota attuale, di poco superiore al 7%. Alla presentazione hanno inoltre partecipato i deputati Gianluca Vacca e Maria Marzano e la senatrice Michela Montevecchi. Tra le priorità la “diminuzione del numero di alunni per classe in modo da porre fine a classi-pollaio che mettono a rischio la sicurezza e la qualità della didattica”, spiega ancora Chimienti sottolineando anche l’esigenza di “ripristinare gli insegnamenti ridotti dalla riforma Gelmini e istituirne dei nuovi, come l’educazione ambientale, l’educazione alimentare e quella alla parità di genere”.
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Edited by Steve Hi Power Mc - 29/5/2017, 19:32. -
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OK della Camera agli emendamenti per 15.000 cattedre in più per mobilità e assunzioni
Arrivano maggiori risorse per la stabilizzazione dei precari della scuola, consolidando l’organico di fatto in posti di diritto.
La Camera ha dato il via libera all’emendamento alla manovrina che incrementa di ulteriori 1,3 miliardi di euro fino al 2016 i fondi già stanziati con la legge di Bilancio (140 milioni quest’anno, 400 milioni a regime) per la stabilizzazione dei precari, trasformando cattedre di fatto in diritto.
I primi 40 milioni saranno disponibili per il 2017 e le risorse aumenteranno fino a diventare a regime nel 2026 quasi 185 milioni in più rispetto allo stanziamento iniziale. I fondi, spiega la relazione tecnica all’emendamento, serviranno per spostare nell’organico di diritto 15.100 insegnanti (compresi quelli dei licei coreutici e musicali).
La commissione Bilancio di Montecitorio ha dato il via libera anche all’emendamento del governo alla manovra-bis per la diffusione di prodotti biologici nelle mense scolastiche (dall’asilo nido alle scuole di secondo grado). La norma prevede l’avvio della novità a partire dall’anno scolastico 2017-2018. Per alleviare i costi delle scuole, viene istituito un fondo dedicato presso il ministero delle Politiche agricole di 4 milioni quest’anno e di 10 milioni a decorrere dal 2018.
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Fonte: Orizzonte Scuola (30 maggio 2017)
Edited by Steve Hi Power Mc - 21/8/2017, 23:46. -
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Buona scuola, principali novità in vigore dal 2017/18: dalla valutazione agli esami nel I ciclo, dall’Invalsi ai nuovi gruppi per l’inclusione
I decreti legislativi attuativi della legge n. 107/2015, pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 16 maggio 2017, introdurranno diverse novità già a partire dall’anno scolastico 2017-2018.
Sintetizziamo in questa scheda le principali novità che troveranno docenti e alunni al loro rientro a scuola e coloro i quali aspirano a diventare docenti (pubblicheremo successivamente degli articoli dettagliati sui principali aspetti della riforma).
Aspiranti docenti
Nel 2018 dovrebbe essere bandito il primo concorso, per diventare docente nella scuola secondaria, disciplinato dal decreto n. 59/5017, per partecipare al quale è necessario essere laureati e aver conseguito 24 CFU nelle discipline antro psico-pedagogiche.
Sempre nel 2018 dovrebbero essere bandite le due procedure concorsuali riservate ai docenti già abilitati e ai non abilitati con almeno 3 anni di servizio anche non continuativo, rientranti nella cosiddetta fase transitoria.
Valutazione ed Esami conclusivi del primo ciclo di istruzione
Già a partire dal 2017/18, entreranno in vigore le nuove norme sulla valutazione, certificazione delle competenze ed esami di Stato nella scuola secondaria di primo grado.
L’esame conclusivo del primo ciclo consisterà in 3 prove scritte (non più cinque) e una orale:
1.una prova di italiano;
2.una prova di matematica;
3.una prova di lingua articolata in due sezioni (una per ciascuna lingua studiata).
Per l’ammissione all’esame si deve partecipare alla prova Invalsi, che si svolgerà entro il mese di aprile.
Si può essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di eventuali carenze in una o più discipline. In tal caso, la scuola adotta specifiche strategie di intervento al fine di migliorare i livelli di apprendimento.
Commissione esame di Stato I ciclo
La composizione delle commissioni resta invariata, eccetto la presidenza delle stesse. A presiedere la commissione non sarà più un presidente esterno ma il dirigente scolastico dell’istituto o un suo delegato in caso di impedimento.
Invalsi Scuola Secondaria I grado
La prova Invalsi non farà più parte dell’esame di Stato conclusivo del I ciclo, ma costituirà un requisito per parteciparvi. Si volgerà, come suddetto, entro il mese di aprile.
La prova, oltre alle discipline di italiano e matematica, verterà sulla lingua inglese.
L’introduzione dell’inglese, nell’ambito della prova, si propone la finalità di certificare, eventualmente in convenzione con enti certificatori accreditati, le abilità di comprensione e uso della lingua inglese in linea con il Quadro Comune di Riferimento Europeo per le lingue.
La prova sarà svolta al computer.
Invalsi scuola primaria
Anche alla scuola primaria, per le classi V, la prova comprendere pure l’inglese ma non si svolgerà al computer.
La prova per le classi seconde, invece, verte solo sulle discipline di italiano e matematica.
Gruppi per l’integrazione
Il decreto sulla promozione dell’inclusione degli studenti ocn disabilità presenta diverse novità, alcune delle quali entreranno in vigore dal 1° settembre 2017. Tra queste ricordiamo la formazione dei GLIR e GLI.
I gruppi di lavoro per l’inclusione (GLI) sono istituiti presso ciascuna istituzione scolastica.
Il GLI è composto da:
docenti curricolari;
docenti di sostegno;
specialisti dell’Azienda sanitaria locale del territorio di riferimento dell’istituzione scolastica.
Anche il personale ATA può eventualmente far parte del GLI.
Il Gruppo è nominato dal dirigente scolastico.
Il GLI ha il compito di:
supportare il collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l’inclusione;
supportare i docenti contitolari e i consigli di classe nell’attuazione dei PEI.
I gruppi di lavoro interistituzionali regionali (GLIR) sono istituiti presso ciascun Ufficio Scolastico Regionale.
Il GLIR svolge i seguenti compiti:
a) consulenza e proposta all’USR per la definizione, l’attuazione e la verifica degli accordi di programma, previsti dagli articoli 13, 39 e 40 della legge 104/92, integrati con le finalità indicate dalla 107/2015, con particolare riferimento alla continuità delle azioni sul territorio, all’orientamento e ai percorsi integrati scuola-territorio-lavoro;
b) supporto ai Gruppi per l’inclusione territoriale (GIT);
c) supporto alle reti di scuole per la progettazione e la realizzazione dei Piani di formazione in servizio del personale.
Il GLIR è presieduto dal dirigente preposto dall’USR o da un suo delegato, mentre gli altri membri saranno individuati tramite un apposito decreto del Miur che ne definirà anche l’articolazione, le modalità di funzionamento, la sede, la durata e l’assegnazione di altre funzioni per il supporto all’inclusione.
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Edited by Steve Hi Power Mc - 2/3/2018, 23:08. -
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Nuove indicazioni nazionali: tutti gli insegnanti devono essere preparati ad insegnare CLIL e Italiano come L2
Dalle Nuove Indicazioni nazionali per la scuola di infanzia, primaria e secondaria di I grado emergono delle novità sulla formazione dei docenti, di tutti i docenti, non esclusivamente quelli che insegnano Italiano.
Il Miur afferma “Le pagine che arriveranno sulle cattedre degli insegnanti sottolineano un aspetto non indifferente: “La nuova realtà delle classi multilingui richiede che i docenti siano preparati sia ad insegnare l’italiano come L2” ovvero come lingua seconda per gli stranieri “sia a praticare nuovi approcci integrati e multidisciplinari”.
ITALIANO L2
L’educazione linguistica – si legge infatti nelle Indicazioni – è compito dei docenti di tutte le discipline che operano insieme per dare a tutti gli allievi l’opportunità di inserirsi adeguatamente nell’ambiente scolastico e nei percorsi di apprendimento, avendo come primo obiettivo il possesso della lingua di scolarizzazione.
La nuova realtà delle classi multilingui richiede che i docenti siano preparati sia ad insegnare l’italiano come L2 sia a praticare nuovi approcci integrati e multidisciplinari.
Nell’articolo 7 della Legge 107/2015 sono definiti come obiettivi formativi prioritari “la valorizzazione e il potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content and Language Integrated Learning”.
CLIL
Viene quindi auspicata l’introduzione graduale della metodologia CLIL in tutti i gradi e ordini di scuola. Ad esempio, l’integrazione di una lingua straniera nell’insegnamento di un’altra disciplina (CLIL/EMILE), parzialmente o interamente può offrire occasioni di produttivi scambi tra insegnanti di lingua e specialisti delle diverse materie scolastiche. Questa cooperazione tende a favorire l’apprendimento e l’uso da parte degli alunni delle forme linguistiche necessarie all’acquisizione delle conoscenze.
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Edited by Steve Hi Power Mc - 12/3/2018, 23:03. -
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Riforma scuola M5S: 22 alunni per classe, tempo pieno, abolizione Invalsi, certificazione competenze al posto dei voti
La Lega e il M5S sono le due forze politiche risultate vincitrici delle elezioni politiche 2018, sebbene la formazione del Governo sia ancora lontana e non si sappia chi guiderà il Paese.
Abbiamo già riferito sul programma della Lega relativo alla Scuola in: Salvini, pronta la riforma dei cicli scolastici: uniremo elementari e medie, introdurremo prof prevalente
Vediamo adesso quale programma sulla scuola si propone di attuare, qualora al Governo, il Movimento 5 Stelle, secondo quanto riferito da ItaliaOggi.
ALUNNI PER CLASSE
Il numero massimo di alunni per classe previsto è di 22 studenti, 20 in presenza di alunni disabili.
TEMPO PIENO
E’ previsto un potenziamento del tempo pieno, la cui diffusione è deficitaria soprattutto al Sud.
COMPRESENZE, PROGRAMMAZIONE E DIDATTICA
Il programma dei pentastellati prevede il potenziamento delle compresenze, della programmazione in team e della didattica innovativa e interdisciplinare.
Il movimento, inoltre, si propone di puntare sull’introduzione di progetti curricolari ed extracurricolari, volti a valorizzare la dimensione pratica dell’apprendimento, le attività espressive e sportive.
INVALSI
Le prove Invalsi saranno eliminate dagli esami e il loro ruolo sarà diverso da quello attuale (evidenziamo che le prove Invalsi III media, dal corrente anno scolastico, non sono più prove d’esame ma ne costituiscono un requisito d’ammissione).
VALUTAZIONE
La valutazione non sarà più in decimi e sarà espressa tramite la certificazione delle competenze da effettuare annualmente.
RUOLO DELLE “EDUCAZIONI”
Educazione civica, ambientale, alimentare , alla parità di genere, all’affettività, alle emozioni e alla sessualità consapevole sono ritenute fondamentali per formare i “cittadini di domani”.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
L’alternanza non sarà più obbligatoria e si porranno in essere percorsi formativi intesi come “azione di apprendimento nel territorio“.
PARITÀ SCOLASTICA
E’ prevista la modifica della legge n. 62/2000 sulla parità, l’abolizione dei finanziamenti statali alle scuole paritarie, esclusi asili nido e scuole dell’infanzia.
ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
Gli enti di formazione, che si occupano dei percorsi di IeFP, e gli ITS saranno riformati (non è riferito come).
Fonte: Orizzonte Scuola (13 marzo 2018)
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Salvini, pronta la riforma dei cicli scolastici: uniremo elementari e medie, introdurremo prof prevalente
Il leader leghista oggi è intervenuto su un possibile Governo, dando indicazioni sulla riforma fiscale ma anche sulla riforma della scuola.
“Proporremo una pace fiscale degli italiani con il fisco, abbiamo già pronta la riforma della scuola e dell’università su modello degli altri Paesi con la riforma dei cicli scolastici“.
In cosa consiste la riforma dei cicli proposta dalla Lega?
Secondo quanto prevede l’idea della Lega per la scuola, saranno unite elementari e medie in un unico ciclo. Inoltre sarà introdotto il cosiddetto “maestro e professore prevalente”. Il professore prevalente si occuperà delle materie principali (italiano, storia, geografia, scienze), è uno solo e segue la classe per tutta la durata degli studi, affiancato dagli insegnanti delle materie specifiche (matematica, lingue, discipline sportive, discipline artistiche, musica ecc.).
Come alle elementari i ragazzi, secondo il programma della Lega, avranno sempre “una figura basilare di riferimento che deve essere chiaramente identificabile“.
Ecco gli altri punti programmatici avanzati in campagna elettorale
RIENTRO DOCENTI AL SUD
La proposta è quella di attivare nei limiti del possibile tutti gli strumenti a disposizione per riavvicinare i docenti al loro territorio. “Continuità didattica ” e “ continuità affettiva ” devono avere la stessa valenza, per questo si lavorerà al superamento dell’attuale sistema di reclutamento. Il principio da cui si parte è che gli stipendi degli insegnanti non sono adeguati per gestire affitti e trasferte lontano da casa.
Non consentono più di gestire trasferte di centinaia di chilometri lontano da dove si hanno affetti e interessi.
CONCORSI CON DOMICILIO PROFESSIONALE
Pittoni ha affermato ” Si può cioè eleggere nella regione preferita in assoluta libertà e rappresenta pur sempre una scelta di vita e un primo fattore di equilibrio. Una volta chiarito che in ambito regionale il confronto è a pari condizioni, il candidato orienterà la scelta della regione dove concorrere, sulla base del proprio grado di preparazione in rapporto alla qualità media degli altri iscritti e dei posti disponibili, innescando un meccanismo virtuoso ispirato ai principi del federalismo.
Porto sempre l’esempio del candidato bravo ma di in una regione dove i bravi sono tanti, che potrebbe essere spinto a iscriversi nella regione vicina, che magari ha meno bravi e offre più opportunità di lavoro. A quel punto gli iscritti nell’altra regione avranno ovviamente tutto l’interesse a darsi da fare per crescere professionalmente e non farsi sfuggire l’opportunità.”
VIA CHIAMATA DIRETTA
Questo è stato uno dei punti di forza della campagna elettorale di Salvini, un insuccesso che complica la vita alle scuole e ai docenti.
PIU’ POTERI ALLE REGIONI
Alcune pre intese sono già state firmate con Lombardia, Veneto, Emilia Romagna. Naturalmente si tratterebbe della gestione dell’organizzazione, non le scelte di politica generale, che invece rimandono a carattere statale.
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Fonte: Orizzonte Scuola (13 marzo 2018)
Edited by Steve Hi Power Mc - 14/3/2018, 19:50. -
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Riforma formazione e reclutamento docenti: cosa sono i FIT, quali attività, quali prove da svolgere
Il nuovo sistema di formazione e reclutamento, delineato dal decreto legislativo n. 59/2017, prevede che gli aspiranti docenti della scuola secondaria di I e II grado debbano partecipare al concorso, superato il quale si accede ad un percorso triennale di formazione iniziale e di tirocinio.
Al termine del predetto percorso, previo superamento del medesimo, si accede al ruolo.
Illustriamo in questa scheda in cosa consiste il percorso FIT, le attività e le prove da svolgere nel corso del medesimo.
Una volta vinto il concorso, dunque, gli aspiranti docenti stipulano un contratto triennale retribuito di formazione iniziale e di tirocinio con l’USR di competenza, ossia quello di cui fa parte l’ambito territoriale scelto dal docente in seguito alla vittoria del concorso.
Le condizioni normative ed economiche dei primi due anni, verranno stabilite in sede di contrattazione collettiva nazionale, mentre per il terzo anno la retribuzione è equiparata a quella dei supplenti annuali, in base al grado di istruzione e al tipo di posto coperto.
Alla contrattazione collettiva, di cui sopra, sono destinati 117 milioni annui e le risorse corrispondenti alle supplenze brevi effettivamente svolte.
In attesa della regolamentazione della contrattazione nazionale, la definizione della retribuzione dei docenti assunti con contratto triennale è di competenza del Miur, che dovrà emanare un apposito decreto di concerto con il Mef.
La contrattazione per il contratto FIT avviene nel rispetto dei seguenti principi:
a) il contratto è risolto di diritto nel caso di assenze ingiustificate, di mancato conseguimento del diploma di specializzazione, di mancato superamento delle valutazioni intermedie;
b) il contratto prevede un inserimento graduale nella funzione docente, anche con effettuazione di supplenze con piena responsabilità didattica. Nel terzo anno, il contratto prevede la copertura di posti vacanti e disponibili;
c) il contratto è sospeso nel caso di impedimenti temporanei, per un periodo massimo complessivo di un anno, e riprende successivamente fino al completamento del triennio. Qualora la sospensione avvenga durante il corso di specializzazione, il ripristino è effettuato in occasione del primo corso utile in caso di assenza complessivamente superiore al limite determinato dalle Università o dalle istituzioni AFAM, altrimenti al cessare dell’impedimento. Qualora avvenga durante il secondo o il terzo anno, il ripristino è effettuato nel primo anno scolastico utile in caso di assenza complessivamente superiore a trenta giorni, altrimenti al cessare dell’impedimento;
d) il titolare di contratto FIT su posto comune è tenuto a conseguire, al termine del primo anno, il diploma di specializzazione per l’insegnamento e, durante il secondo e terzo anno, a completare la propria preparazione professionale con ulteriori attività di studio, con tirocini formativi diretti e indiretti e con le attività di insegnamento suddette;
e) il titolare di contratto FIT su posto di sostegno e’ tenuto a conseguire, al termine del primo anno, il diploma di specializzazione in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l’inclusione scolastica e, durante il secondo e il terzo anno, a completare la propria preparazione professionale con ulteriori attività formative nel campo della didattica dell’inclusione scolastica, con tirocini formativi diretti e indiretti e con le predette attività di insegnamento.
Primo anno di Contratto
Al termine del primo anno, come suddetto, gli aspiranti docenti devono conseguire il diploma di specializzazione per l’insegnamento secondario, istituito dalle Università.
I docenti di sostegno devono, invece, conseguire il diploma di specializzazione in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e inclusione.
Il corso di specializzazione e’ a tempo pieno e con oneri a carico dello Stato.
Al termine del corso, i docenti su posto comune acquisiscono 60 CFU/CFA, articolati in:
a) lezioni, seminari e laboratori destinati al completamento della preparazione degli iscritti nel campo della didattica di tutte le discipline afferenti alla classe di concorso, della pedagogia, della psicologia e della normativa scolastica, puntando alla maturazione progressiva di competenze pedagogico-didattico-relazionali;
b) attività di tirocinio diretto e indiretto presso scuole dell’ambito territoriale di appartenenza alle quali sono destinati non meno di 10 CFU/CFA, da svolgere presso scuole dell’ambito territoriale di appartenenza in presenza del docente della classe e del tutor scolastico.
c) attività di tirocinio indiretto, finalizzate all’accompagnamento riflessivo dell’esperienza maturata nell’attivita’ di cui sopra, alle quali sono destinati almeno 6 CFU/CFA;
d) attività formative opzionali, aggiuntive, volte all’acquisizione di competenze linguistiche.
Anche i docenti di sostegno acquisiscono 60 CFU/CFA e sono chiamati a svolgere le seguenti attività:
a) lezioni, seminari e laboratori destinati al completamento della preparazione degli iscritti nel campo della pedagogia speciale e della didattica per l’inclusione scolastica relativa alle discipline afferenti alla classe di concorso, nonché della normativa scolastica, puntando alla maturazione progressiva di competenze e relative alla didattica per l’inclusione scolastica;
b) attività di tirocinio diretto e indiretto di didattica di sostegno presso scuole dell’ambito territoriale di appartenenza, alle quali sono destinati non meno di 10 CFU/CFA, da svolgere in presenza del docente di sostegno della classe e del tutor scolastico;
c) attività di tirocinio indiretto, finalizzate all’accompagnamento riflessivo dell’esperienza maturata nell’attivita’ di cui sopra, alle quali sono destinati almeno 6 CFU/CFA;
d) attività formative opzionali, aggiuntive, volte all’acquisizione di competenze linguistiche.
L’esame finale, a conclusione dei corsi suddetti, sia per i docenti di sostegno che per quelli di posto comune, tiene conto dei risultati conseguiti dal corsista nelle attività formative e decreta il conseguimento del diploma di specializzazione.
L’ordinamento didattico del corso di specializzazione, i criteri di composizione della commissione dell’esame finale e i criteri di valutazione dei risultati conseguiti dai contrattisti sono stabiliti con decreto Miur.
Secondo e terzo anno di Contratto
Conseguito il suddetto diploma, il contratto viene confermato per il secondo anno e lo sarà per il terzo, previo superamento della valutazione intermedia al termine del secondo anno.
Il docente di posto comune, nel corso degli ultimi due anni, deve:
◾completare la propria formazione professionale ulteriori attività di studio, con tirocini formativi diretti e indiretti e con la graduale assunzione di autonome funzioni docenti;
◾predisporre e svolgere un progetto di ricerca azione, sotto la guida dei tutor universitario e scolastico;
◾acquisire 15 CFU/CFA complessivi nel biennio, in ambiti formativi collegati all’innovazione e sperimentazione didattica, dei quali almeno 9 CFU/CFA di laboratorio.
Nel corso del secondo anno, il docente svolge supplenze brevi (quindi assume gradualmente autonome funzioni docenti), su incarico del DS della scuola interessata, fermo restando lo svolgimento delle attività di cui sopra.
Nel corso del terzo anno, il docente, invece, svolge supplenze annuali, scegliendo il posto vacante e disponibile, secondo l’ordine di graduatoria del concorso e nell’ambito territoriale in cui è iscritto.
L’assegnazione delle supplenze è disciplinata da apposito decreto Miur.
Le modalità e i criteri della valutazione intermedia per il secondo anno di contratto FIT su posti comuni, nonché la composizione delle relative commissioni sono definiti con decreto Miur.
Il docente di sostegno, nel corso degli ultimi due anni, deve:
◾completare la propria preparazione professionale con ulteriori attività formative nel campo della didattica dell’inclusione scolastica, con tirocini formativi diretti e indiretti e con la graduale assunzione di autonome funzioni di insegnante di sostegno;
◾predisporre e svolgere un progetto di ricerca azione, sotto la guida dei tutor universitario e scolastico;
◾acquisire 40 CFU/CFA complessivi nel biennio, in ambiti formativi collegati alla pedagogia speciale e alla didattica dell’inclusione, dei quali almeno 10 CFU/CFA di tirocinio indiretto e 20 CFU/CFA di laboratorio;
Nel corso del secondo anno, il docente di sostegno svolge supplenze brevi (quindi assume gradualmente autonome funzioni docenti), su incarico del DS della scuola interessata, fermo restando lo svolgimento delle attività di cui sopra.
Nel corso del terzo anno, il docente, invece, svolge supplenze annuali, scegliendo il posto vacante e disponibile, secondo l’ordine di graduatoria del concorso e nell’ambito territoriale in cui è iscritto.
L’assegnazione delle supplenze è disciplinata da apposito decreto Miur (lo stesso di quello citato prima).
Le modalità e i criteri della valutazione intermedia per il secondo anno di contratto FIT su posti di sostegno, nonché la composizione delle relative commissioni sono definiti con decreto Miur (lo stesso di quello prima citato).
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Bussetti e la Buona Scuola: “E’ un’ottima legge”
Fonte: Orizzonte Scuola (03 maggio 2018)
Edited by Steve Hi Power Mc - 2/6/2018, 13:09. -
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Conte: criticità sulla Buona Scuola, interverremo ma non stravolgeremo
Il premier Giuseppe Conte è intervenuto sulla scuola nella sua replica alla Camera per il voto di fiducia al governo.
“Noi, nell’immigrazione come nella scuola non arriviamo per stravolgere” ciò che è stato fatto. “In materia di buona scuola abbiamo ragionato con tanti stakeholders, ci sono criticità su cui vogliamo intervenire”.
Fonte: Orizzonte Scuola (06 giugno 2018)
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Decreto dignità, addio alla precarietà. Approvato dal Consiglio dei Ministri
Il vice Premier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio è autore del testo del Decreto dignità approvato ieri in Consiglio dei Ministri. Ecco i contenuti
Il leader del Movimento 5 Stelle ha spiegato che “oggi con il decreto dignità iniziamo a smantellare una parte del Jobs act“.
Di Maio ha poi aggiunto che il decreto dignità “è solo un primo passo in avanti” per combattere la precarietà del lavoro, l’obiettivo è quello di “ridurre il costo del lavoro intervenendo sul cuneo fiscale e questo nella Legge di bilancio ci sarà”.
Nel decreto si prevedono ritocchi al redditometro, lo slittamento della scadenza dello spesometro al 28 febbraio (dal 30 settembre) e lo stop allo split payment solo per i professionisti.
Ecco la parte relativa al precariato
Il Decreto, approvato ieri, punta a limitare l’utilizzo dei contratti di lavoro a tempo determinato, favorendo i rapporti a tempo indeterminato. Si riduce in tal modo il lavoro precario, riservando la contrattazione a termine ai casi di reale necessità da parte del datore di lavoro. A questo scopo, si prevede che, fatta salva la possibilità di libera stipulazione tra le parti del primo contratto a tempo determinato, di durata comunque non superiore a 12 mesi di lavoro in assenza di specifiche causali, l’eventuale rinnovo dello stesso sarà possibile esclusivamente a fronte di esigenze temporanee e limitate. In presenza di una di queste condizioni già a partire dal primo contratto sarà possibile apporre un termine comunque non superiore a 24 mesi. Al fine di indirizzare i datori di lavoro verso l’utilizzo di forme contrattuali stabili, inoltre, si prevede l’aumento dello 0,5% del contributo addizionale – attualmente pari all’1,4% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali, a carico del datore di lavoro, per i rapporti di lavoro subordinato non a tempo indeterminato – in caso di rinnovo del contratto a tempo determinato, anche in somministrazione
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Decreto dignità e continuità didattica, nessuna norma per diplomati magistrale con supplenza al 30/06
Fonte: Orizzonte Scuola (02 luglio 2018)
Edited by Steve Hi Power Mc - 7/8/2018, 16:30. -
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Decreto dignità è legge: sì supplenze oltre 36 mesi, continuità didattica e concorso diplomati magistrale
Il decreto dignità, al vaglio del Senato, è divenuto legge con con 155 sì, 125 no e 1 astenuto.
Due i provvedimenti del decreto riguardano la scuola:
◾ questione diplomati magistrale;
◾ supplenze su posti vacanti dopo 36 mesi di servizio.
Supplenze su posti vacanti dopo 36 mesi di servizio
La legge 107/2015, aveva introdotto (comma 131) il divietodi attribuire supplenze su posti vacanti e disponibili (quelle al 31/08) al personale sia docente che ATA.
Diplomati magistrale
La legge interviene al fine di risolvere la questione dei diplomati magistrale, nata in seguito alla sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato che ha chiuso le porte delle GaE ai diplomati magistrale ante 2002.
La legge prevede, innanzitutto, che l’esecuzione delle sentenze può avvenire entro 120 giorni dalla notifica.
Interviene inoltre su due fronti:
1. continuità didattica a.s. 2018/19;
2. reclutamento docenti infanzia e primaria.
Continuità didattica a.s. 2018/19
Considerato che le sentenze di merito, dopo la succitata Adunanza plenaria, arriveranno nel corso dell’anno scolastico, la legge prevede quanto segue:
◾ diplomati magistrale in ruolo con riserva: dopo l’esecuzione delle sentenze, il loro contratto sarà trasformato in una supplenza al 30/06/2019;
◾ diplomati magistrale con supplenza annuale (al 31/08): dopo l’esecuzione delle sentenze, il loro contratto sarà trasformato in una supplenza al 30/06/2019.
Reclutamento docenti infanzia e primaria
La legge prevede un concorso ordinario e uno straordinario.
Il concorso straordinario è riservato ai diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/2002 e ai laureati in scienze della formazione primaria che abbiano svolto due anni di servizio presso le scuole statali.
I concorso ordinario è bandito, ai sensi dell’articolo 400 del D.lgs. 297/94 e successive modificazioni e dell’articolo 1, comma 109 lettera b) e 110, della legge n. 107/2015, con cadenza biennale (al riguardo il Servizio Studi del Parlamento ha evidenziato che è necessario modificare l’articolo 400 del D.lgs. 297/94, secondo cui i concorso hanno cadenza triennale).
Possono partecipare al concorso i docenti in possesso dell’abilitazione, quindi i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/2002 e i laureati in Scienze Formazione Primaria.
Entrata in vigore della legge
Affinché la legge entri in vigore bisogna attendere la firma del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
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Conte: da settembre faremo tante riforme, ma non toccheremo la scuola
Fonte: Orizzonte Scuola (07 agosto 2018)
Edited by Steve Hi Power Mc - 11/8/2018, 16:40. -
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Decreto Dignità pubblicato in Gazzetta Ufficiale, le novità per la scuola
Il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ha promulgato il decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, recante disposizioni urgenti per la dignita’ dei lavoratori e delle imprese, e’ convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge.
La legge entra in vigore il 12 agosto 2018.
Due i provvedimenti che riguardano la scuola:
◾ questione diplomati magistrale;
◾ supplenze su posti vacanti dopo 36 mesi di servizio.
Supplenze su posti vacanti dopo 36 mesi di servizio
La legge 107/2015, aveva introdotto al comma 131 il divieto di attribuire supplenze su posti vacanti e disponibili (quelle al 31/08) al personale sia docente che ATA che avesse già svolto 36 mesi di servizio. Con la nuova disposizione il divieto è stato abolito.
Diplomati magistrale
La legge interviene al fine di risolvere la questione dei diplomati magistrale, nata in seguito alla sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato che ha chiuso le porte delle GaE, dalle quali si attinge per il 50% dei ruoli, ai diplomati magistrale ante 2002.
La legge prevede, innanzitutto, che l’esecuzione delle sentenze possa avvenire entro 120 giorni dalla notifica.
Interviene inoltre su due fronti:
1. continuità didattica a.s. 2018/19;
2. reclutamento docenti infanzia e primaria.
Continuità didattica a.s. 2018/19
Considerato che le sentenze di merito, dopo l’ Adunanza plenaria, arriveranno nel corso dell’anno scolastico 2018/19, la legge prevede quanto segue:
◾ diplomati magistrale assunti in ruolo con riserva: dopo l’esecuzione delle sentenze, il loro contratto sarà trasformato in una supplenza al 30/06/2019;
◾ diplomati magistrale con supplenza annuale (al 31/08): dopo l’esecuzione delle sentenze, il loro contratto sarà trasformato in una supplenza al 30/06/2019.
Reclutamento docenti infanzia e primaria
La legge prevede un concorso ordinario e uno straordinario.
Il concorso straordinario è riservato ai diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/2002 e ai laureati in scienze della formazione primaria che abbiano svolto due anni di servizio presso le scuole statali.
Il concorso ordinario è bandito, ai sensi dell’articolo 400 del D.lgs. 297/94 e successive modificazioni e dell’articolo 1, comma 109 lettera b) e 110, della legge n. 107/2015, con cadenza biennale (al riguardo il Servizio Studi del Parlamento ha evidenziato che è necessario modificare l’articolo 400 del D.lgs. 297/94, secondo cui i concorso hanno cadenza triennale).
Possono partecipare al concorso i docenti in possesso dell’abilitazione, quindi i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/2002 e i laureati in Scienze Formazione Primaria.
Legge con allegato
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Fonte: Orizzonte Scuola (11 agosto 2018)
Edited by Steve Hi Power Mc - 2/11/2018, 17:57.