Intel Core i9: il futuro dei processori passa per 6 core e 32 nanometri

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    Intel Core i9: il futuro dei processori passa per 6 core e 32 nanometri

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    Mentre le software house sono impegnate nello sviluppo di programmi che riescano a sfruttare adeguatamente tutte le caratteristiche e funzionalità messe a disposizione dai processori di ultima generazione, i produttori sono ovviamente al lavoro su quelle che saranno le CPU del futuro.

    All'orizzonte le novità più succulente riguardano l'infrangersi di una sorta di tabù, che voleva il numero di core di un microprocessore multicore essere sempre un multiplo di 2; dopo l'introduzione dei dual e dei quad, l'attesa era infatti per gli octa (sui quali peraltro AMD ed Intel stanno già lavorando), ma prima di loro saranno gli esa-core ad arrivare sul mercato.

    Ampiamente noto agli addetti ai lavori è Gulftown di Intel, del quale si vocifera ne esistano già alcuni esemplari attualmente affidati ai tester, che verrà identificato con il nome di Core i9.
    Attesi sul mercato soltanto tra alcuni mesi, i processori Core i9 di Intel sono già finiti sul banco di prova di alcuni laboratori di hardware, tra i quali quello del sito polacco PCLab.pl, che lo ha sottoposto a svariati test.

    I Core i9, noti con il nome in codice Gulftown, poggeranno sull'architettura Westmere e useranno lo stesso socket dei Core i7 9xx (Bloomfield), dei quali si possono considerare un naturale aggiornamento. Si distingueranno dagli i7 per la tecnologia di processo a 32 nanometri, per l'adozione di un maggiore quantitativo di cache (12 MB), e per l'integrazione di due core aggiuntivi, per un totale di sei. Le frequenze di clock dovrebbero rimanere all'incirca le stesse di quelle dei Core i7: il clock del prototipo provato da PCLab.pl è di 2,8 GHz.

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    I risultati dei benchmark non fanno che confermare quanto si poteva già prevedere leggendo le specifiche del Core i9: questa CPU fornisce un reale incremento prestazionale solo in quelle applicazioni di calcolo intensivo che fanno largo uso del multithreading, quali codec multimediali e motori di rendering. In giochi, applicazioni per l'ufficio e programmi legacy l'aumento di performance è quasi sempre risibile.

    Il prototipo di Gulftown ha fornito le sue migliori performance nella codifica video, e in modo particolare nella conversione da formato MPEG2 a formato H.264 utilizzando l'encoder x264: qui il vantaggio di performance, rispetto ad un Core i7 di pari clock, può raggiungere il 50%.

    Ma Gulftown non offrirà solo qualche cavallo in più: grazie alla sua circuiteria a 32 nm, la nuova CPU promette di ridurre i consumi per watt e abbattere ulteriormente la dissipazione termica. Promesse peraltro confermate dai test di PCLab.pl, che a pieno carico hanno visto Gulftown consumare 226 watt contro i 250 watt di Bloomfield: niente male se si considera che il primo dispone di due core in più e di 4 MB in più di cache L3. Anche a livello di temperatura, il Core i9 è risultato il migliore tra le CPU a 2,8 GHz di Intel.

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    Per quanto riguarda infine l'overlock, PCLab.pl è riuscito a spingere il chip a circa 4,3 GHz e lanciare con successo il gioco Crysis.

    Il sito cinese INPAI.com.cn ha cercato di fare chiarezza su quei fattori che dovrebbero determinare il nome di un processore. Ecco la tabella, in cui trovate le specifiche tecniche di ogni core:

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    L´ultima colonna della tabella desta un notevole interesse in quanto introduce appunto il brand Core i9. Sotto di esso sono raccolti i modelli di processore top di gamma oggi noti con il nome in codice di Gulftown. Questi dispongono, come già detto, di una architettura a 6 core e di varie feature che dovrebbero apportare grossi miglioramenti in termini di prestazioni come una maggiore cache L3 di 12 MB e la presenza della tecnologia HyperThreading per gestire fino a 12 thread. Core i9 sarà compatibile con le piattaforme LGA-1366 con chipset X58 e sarà disponibile a partire dal primo trimestre 2010 o, al più tardi, nel corso della primavera.

    I prezzi saranno inizialmente molto elevati, confinando questa CPU nella nicchia delle workstation professionali e dei PC da gioco super pompati.

    Il processore utilizzato per la prova, va precisato, era un prototipo e quindi potrebbe differire dai prodotti che arriveranno sugli scaffali dei negozi. Nonostante questo però i nuovi Core i9 sembrano uscire bene dal test e dovrebbero quindi garantire ottime prestazioni una volta giunti sul mercato, un mercato che li vedrà riservati, almeno inizialmente, a sistemi di fascia alta.

    Fonti: Punto Informatico (24 novembre 2009) - Blogosfere (24 novembre 2009) - One Hardware (24 novembre 2009) - Tom's Hardware (24 giugno 2009) - Dino PC (24 giugno 2009)

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