Chiusi i Megaupload italiani

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    Chiusi i Megaupload italiani
    Sottoposti a sequestro i siti ScaricoLibero e FilmGratis, entrambi specializzati nella distribuzione di link a materiale illecito in modalità streaming. L'accusa è anche di ricettazione

    megavideo-megaupload-chiuso

    Roma - Dopo la chiusura da parte dell’FBI di Megavideo e Megaupload, ora sul web ci si interroga su come sarà possibile continuare a scaricare contenuti o vedere in streaming i nostri film preferiti. C’è da dire che Megaupload e Megavideo rappresentavano quasi il 40% del totale dei download in ambito di file sharing, ma ora qualche altra piattaforma sta comunque tentando di prendere il loro posto per evitare che l’era del file sharing termini. Dunque, gli altri soggetti che tutt’ora operano sul mercato sono: 4shared, Putlocker, MediaFire, RapidShare, NovaMov e Divxden, ma non è sicuro che continuino ancora per molto.

    "Vi preghiamo di non segnalare link offline nei relativi topic. Molti host stanno rimuovendo i loro file e i programmi di affiliazione dopo la chiusura di Megaupload. Vi chiediamo di aspettare cortesemente. Saluti, lo staff". È quanto si legge grazie ad una copia cache del sito ScaricoLibero.com (ex-Mondowarez), ora sottoposto a sequestro su ordine del Tribunale di Parma.

    "Avviso tutti gli utenti che ci sono lavori in corso per rendere di nuovo disponibile il servizio streaming, tanti nuovi hosting stanno nascendo e noi stiamo selezionando per voi i migliori...Restate in attesa". Questa è invece una copia cache relativa al sito di ricerca streaming FilmGratis.tv. Chiuso anche questo dall'intervento delle Fiamme Gialle del Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi.

    Sono finora pochi i dettagli sulla vicenda. Dal disclaimer su FilmGratis.tv si apprende che "questo è un portale di appassionati cinefili. Nessun video è hostato sui nostri server". C'è chi ha addirittura ipotizzato una bufala di carnevale: l'indirizzo web della foto relativa ai sigilli imposti dalle Fiamme Gialle rimanda gli utenti al sito Pikky.net. Dunque ad un sito terzo in stile Imageshack.

    Pare comunque che le autorità tricolori abbiano effettuato il takedown dei server dei due siti. Dunque non applicando filtri a livello DNS come in numerosi altri casi del genere. Stando alle informazioni segnalate sull'immagine che ora campeggia sui due siti, le due piattaforme sono sotto accusa per violazione della proprietà intellettuale (art. 171 ter comma 2 e art 171 comma 1) ma anche per ricettazione sulla base dell'art. 648 del Codice Penale. Il sito FilmGratis.tv permetteva di guardare in streaming film anche da poco usciti nelle sale.

    gdf

    Fonti: egeek.it (10 febbraio 2012) - Punto Informatico (15 febbraio 2012)

    UIGPU89
     
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