Salute: come scegliere l’acqua minerale migliore da bere?

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    Salute: come scegliere l’acqua minerale migliore da bere?
    Quali sono i parametri più importanti da considerare

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    Quello dell’acqua è innanzitutto un business. L’acqua è d’altra parte per sua natura scarsa (parliamo ovviamente di quella potabile) e si sa che diventerà l’oro del futuro. Ciò non giustifica la spesa che se ne fa per acquistarla, quando l’acqua in realtà la abbiamo più o meno tutti aprendo il rubinetto. E’ per questo che, parentesi, l’acqua dovrebbe rimanere pubblica: è un bene primario e nessun privato dovrebbe metterci le mani, se lo Stato intende continuare a garantire un minimo di servizi ai cittadini.
    L’acqua del rubinetto può essere più sana di quella minerale, detto questo, non sempre l’acqua del rubinetto è preferibile. Ci sono acque che hanno un contenuto di calcare molto inferiore a certe del rubinetto, e d’altra parte per garantire l’igiene a volte si aggiunge cloro che la rende potabile ma sgradevole o possono venire trattae in altro modo. Ecco che possiamo rivolgerci allora all’acqua minerale.
    Le acque minerali che troviamo in commercio non sono tutte uguali. Le loro caratteristiche dipendono dai sali minerali che in essa sono disciolti, è importante scegliere quella che più si adatta alle nostre esigenze oltre che ai nostri gusti. Le acque che hanno origine da una falda acquifera sotterranea si possono definire “minerali” quando vengono riconosciute tali dal Ministero della Salute, attraverso analisi chimico-fisiche e microbiologiche (in base alla composizione, alla purezza e alla qualità) che determinano le caratteristiche salienti dell'acqua. Ogni trattamento chimico che alteri la composizione dell'acqua è vietato: le acque minerali devono essere batteriologicamente pure e prive di inquinanti; devono poi essere imbottigliate come sgorgano dalla sorgente. L'unico trattamento eventuale è l'aggiunta di anidride carbonica per renderle gassate. Si differenziano dall'acqua potabile del rubinetto, che può essere prelevata da laghi, fiumi o falde superficiali e può essere sottoposta a trattamenti (ad esempio l'aggiunta di cloro) per renderla potabile. Ciò che rende un’acqua minerale diversa da un’altra sono la sua fonte di provenienza e i sali minerali che essa si trascina nel suo percorso sotterraneo tra le rocce, prima di sgorgare da una sorgente. La quantità di sali minerali presenti nell’acqua viene individuata da un parametro che prende il nome di “Residuo fisso”, che è la quantità di sali minerali che rimangono depositati, dopo che che un litro d’acqua viene fatto evaporare a 180 °C. Ma analizziamo più in dettaglio la questione.
    Innanzitutto, l’acqua “liscia” è quella senza bollicine, quella “gassata” è addizionata con anidride carbonica, l’acqua “effervescente naturale” è quella già leggermente frizzante alla sorgente. L’acqua gassata può facilitare la digestione e favorire un senso di pienezza, dovuto alla dilatazione dello stomaco, è da evitare in caso di problemi di aerofagia o gonfiore addominale.
    Il consiglio è di sceglierla in vetro.
    In secondo luogo a basso tenore di calcare (durezza, ovvero la presenza di calcio e magnesio) che si esprime in gradi francesi, e bisogna scegliere quelle sotto i 30°F. Più il valore è alto, più l'acqua è calcarea. Le acque "dure" sono sconsigliate a chi ha problemi renali.
    Altri parametri importanti sono il residuo fisso a 180°C: sono diuretiche se è minore di 50 mg/l, ma il valore alto non è indice di pericolosità, bensì di maggior contenuto di sali, cosa adatta per esempio a chi fa sport, non adatta a chi allatta. Tale parametro non dovrebbe superare i 500 mg per litro. Per l’alimentazione del neonato sono normalmente consigliate le acque oligominerali, quelle cioè con un residuo fisso a 180°C compreso tra 50 e 500 mg per litro. Un’acqua è tanto migliore quanto più è efficace nell’eliminazione dei vari prodotti di rifiuto ottenuti dai processi metabolici, in particolare dei composti azotati. A ciò è necessaria un’alta velocità di ingresso e fuoriuscita dalle cellule, ossia un rapido ricambio idrico, possibile quando il residuo fisso ha valori bassi. Altro motivo per il quale un residuo fisso basso dà una maggiore attività depurativa è che l’acqua viene percepita da chi la sta bevendo come “leggera“, quindi si tende ad assumerne in quantità maggiore.
    Il parametro più importante e spesso sottovalutato è il quantitativo di nitrati, composti derivati da fertilizzanti, concimi e altri scarti industriali e dalla decomposizione di sostanze organiche, che nello stomaco si trasformano in sostanze potenzialmente cancerogene (nitriti e nitrosammine). Meglio se assenti o sotto i 25 mg/l. Per i neonati il limite scende a 10 mg per litro.
    Dannosi anche i solfati, che devono essere meno di 50 mg/l.
    L’acqua dovrebbe avere anche poco sodio, che facilità l’ipertensione, non tanto perché contenuto nell’acqua, ma facendo il conto della somma ingerita, considerato insieme a quello che assumiamo nella dieta. Poco sodio significa meno di 20 mg/l. Un basso contenuto di sodio è indicato contro la ritenzione idrica e favorisce la diuresi.
    Infine, una bassa temperatura alla fonte, è probabilmente segno di provenienza da una zona di alta montagna, quindi con basso rischio di contatto con sostanze inquinanti. Si può ritenere bassa una temperatura alla fonte inferiore a 10°C.
    Una cosa però è da sottolineare: la scelta dell’acqua è molto importante, poiché siamo costituiti in maggioranza di acqua e poiché ne assumiamo litri al giorno, e facendo il conto di quanta passa nel nostro corpo e quanta viene filtrata è ovviamente fondamentale che sia sana. Non è detto che l’acqua più sana sia quella più costosa, anzi. Provate a informarvi e magari chiedete informazioni anche sull’acqua che esce dal vostro rubinetto, l’ASL è tenuto a darvi informazioni sull’acqua che esce dal vostro rubinetto.
    Una curiosità che può far sorridere. A Montichiari, nel bresciano, è stata installata una sorta di punto di acqua pubblico, dove si può avere acqua gratis. Bene, nonostante sia la stessa acqua che esce dal rubinetto, vi assicuro che c’è la coda per fare la scorta. E guai a saltare la fila per berne un sorso! Chissà che acqua pensano di uscire a prendere con tanto di bottiglie al seguito. E’ una cosa che ho trovato veramente sbalorditiva! Ma l’acqua vale, anche quella del rubinetto. Non aspettiamo che ogni cosa sia messa in esposizione con un prezzo per apprezzare quanto vale!

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    Fonte: MeteoWeb (20 marzo 2013)

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 7/4/2013, 22:36
     
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  2. pasqualemerlino
     
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    Buongiorno.
    Mi chiamo Pasquale Merlino, sono un perito chimico e da anni mi occupo di acqua potabile ed acque minerali.
    Sul mio sito pasqualemerlino .it ho postato dei video cercando di chiarire lo stato attuale delle cose e le soluzioni su acque potabili, acque minerali, normative e tecnologie per il trattamento acqua e l'uso libero e consapevole dell'acqua di rubinetto (trattamento, gasatura, filtraggio, arricchimento con ossigeno, UV e altro ancora).
    NOTA: il sito indicato non è una attività commerciale, è solo un insieme di video in cui si parla di acqua potabile e minerale sotto i vari aspetti - tecnologico, normativo e chimico-fisico.
     
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    Grazie per l'approfondimento.
    Visitate il sito www.pasqualemerlino.it/

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2 replies since 7/4/2013, 21:08   6077 views
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