Samsung interrompe la produzione del Note 7

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    Samsung interrompe la produzione del Note 7



    Stop alla produzione. O almeno una pausa temporanea. È l’ultimo episodio della (breve) vita tormentata del Galaxy Note 7. Una fonte anonima proveniente da uno dei fornitori della Samsung ha rivelato la decisione all’agenzia Yonhap. Poco dopo la casa coreana annuncia di aver intenzione di «aggiustare i volumi di produzione» del prodotto per «migliorare il controllo di qualità e permettere indagini approfondite alla luce delle recenti esplosioni degli apparecchi». Troppi gli incidenti che hanno visto protagonista il nuovo maxi smartphone della casa coreana. L’ultimo, in ordine di tempo, su un volo della Southwest Airlines. Appena prima del decollo, il proprietario si è accorto che il suo telefono - riposto in tasca - stava emettendo fumo. Gettato sul pavimento, ha bruciato la moquette del velivolo. E questa volta il modello in questione era uno di quelli «sostituiti», e che quindi avrebbe dovuto essere «sicuro». E lo stesso è successo a un uomo in Kentucky, Michael Klering, che si è svegliato in una camera piena di fumo ed è poi finito in ospedale per un’acuta bronchite causata dalle inalazioni. L’origine? Sempre un modello «rimpiazzato» di Note 7. Un terzo caso - nella stessa settimana - ha coinvolto una ragazzina di 13 anni. Alcuni rivenditori dei maxi smartphone di «seconda generazione» hanno allora smesso di aderire alla procedura di ricambio degli esemplari ritirati dal mercato a inizio settembre. Gli apparecchi sostitutivi, hanno lamentato l’americana At&T e la tedesca T-Mobile, presentavano gli stessi difetti, ovvero una batteria che, se ricaricata, a volte si surriscaldava fino a esplodere.

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    Ritiro dal mercato

    Del 2 settembre è l’annuncio della sospensione delle vendite dei Note 7 di «prima generazione». Due milioni e mezzo di dispositivi ritirati dal mercato dopo le denunce - provenienti da alcuni utenti della Sud Corea - di alcuni utenti che avevano visto i propri smartphone prendere fuoco mentre la batteria era in carica. Una vicenda, quella dell’ultimo top di gamma di Samsung, che potrebbe costare alla società fino a due miliardi di dollari in termini economici, nonché ricadute - incalcolabili - in termini di immagine.

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    Fonte: MSN Notizie (10 ottobre 2016)

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