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Con NexDock lo smartphone si trasforma in un piccolo computer. Foto
Intel fornisce la Intel Compute Card e NexDock la seconda generazione di notebook dock. Dalla loro unione nasce un mini portatile
NexDock
NexDock è una dock station che trasforma il proprio smartphone in un piccolo computer
Come funziona NexDock
La docking station è composta da uno schermo, dalla tastiera e da una batteria a cui collegare lo smartphone
Supporta alla scheda Intel
La seconda versione della NexDock integra anche il supporto alla Intel Compute Card
Cosa manca alla NexDock
La seconda versione della NexDock non integra né un processore né una memoria interna
Intel Compute Card
Presentato al CES 2017 di Las Vegas, Intel Compute Card è la soluzione dell'azienda di Santa Clara per trasformare gli elettrodomestici in dispositivi intelligenti
Completa di tutto
La caratteristica principale della Intel Compute Card sono le dimensioni ridotte. In poco meno di dieci centimetri è possibile trovare una processore, una scheda grafica e la RAM
Windows 10 Phone
Grazie alla Intel Compute Card sarà possibile utilizzare la versione mobile del sistema operativo Windows direttamente sulla NexDock*****
NexDock non è un vero laptop, ma una dock station – con schermo, tastiera e batteria integrata – che, fino a ieri, consentiva di collegare uno smartphone e usarlo con le tipiche comodità di un portatile. La seconda generazione evolve e, grazie al Compute Card di Intel, diventa una sorta di tablet con tastiera staccabile.
NexDock nasce da un’idea di Nex Computer che nel 2016, tramite una raccolta fondi su Kickstarter che aveva fruttato circa 300,000 dollari, era riuscita a produrre la prima generazione di questo “guscio” per smartphone. Adesso ci riprova, ma ha il Compute Card di Intel come asso nella manica così torna a bussare alle porte della piattaforma di crowdfunding con un’evoluzione della sua dock con la speranza di ripetere l’exploit dello scorso anno. Il dispositivo dell’azienda di Santa Clara è, invece, un micro PC poco più grande di una carta di credito che fungerà da “cervello” per la nuova versione di NexDock.
L’idea di Nex Computer
Link al video
Anche questa seconda generazione del NexDock sarà sprovvista di processore, memoria, storage e sistema operativo, ma includerà – ovviamente – uno slot per ospitare la Compute Card di Intel, un display con risoluzione HD (o superiore), una comoda tastiera, un touchpad, una batteria e una porta USB Type-C per collegare, eventualmente, altri dispositivi come il Raspberry Pi, e continuerà a supportare Windows 10 Mobile tramite il concept Continuum.
L’idea di Intel
La Compute Card di Intel – piccola (95 x 55 mm) e sottile solo 5 mm – nasce, almeno inizialmente, come dispositivo per rendere “intelligenti” elettrodomestici e prodotti IoT, non tanto notebook e desktop. È più che altro Nex Computer che ha visto in questa innovazione di Santa Clara il componente perfetto per la seconda generazione del suo NexDock. La Compute Card di Intel, infatti, è un sistema completo di CPU, GPU, RAM, memoria interna, connessione wireless in un form factor dalle dimensioni lillipuziane. Intel, infine, ha intenzione di produrre il suo mini concentrato di tecnologia in varie configurazioni in grado di soddisfare le più svariate esigenze dei potenziali utenti.
Fonte: Libero Tecnologia (22 gennaio 2017)
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